Il nostro nuovo server europeo
Ormai siamo abituati a usare Internet in maniera automatica, senza farci domande su quale sia l’infrastruttura che permette ogni giorno di spedire messaggi, consultare pagine Web, scaricare immagini, vedere filmati in streaming, fare videoconferenze e perderci nei nostri social preferiti.
Ma sono i circa 100 milioni di computer specializzati – denominati server – a rappresentare la spina dorsale della rete: macchine in funzione 24 ore su 24 che devono garantire la funzionalità costante e sempre ai massimi livelli: a nessuno fa piacere non riuscire a spedire le proprie email, notare che il proprio sito non è raggiungibile, non poter seguire la propria serie preferita, non poter parlare con amici e parenti lontani.
Noi di Cartabianca abbiamo creato il nostro primo sito Web nel 1996 e il server sul quale abbiamo iniziato a offrire servizi di hosting risale all’aprile del 2000. In quest’ultimo quarto di secolo le macchine specializzate nel fornire questi servizi sono diventate sempre più potenti, capaci e veloci e anche noi nel tempo siamo progressivamente migrati su nuovi server, ampliandone lo spazio, migliorandone le prestazioni e cercando di offrire ai nostri clienti il massimo in termini di affidabilità, sicurezza e tempestività negli interventi in caso di problemi.
Fino a qualche giorno fa, il nostro principale server dedicato – sul quale si trovavano tutti i siti Web e gli account email dei nostri clienti – era fisicamente localizzato in una cosiddetta “server farm” a Dallas, in Texas. Come purtroppo talvolta accade, nel tempo queste macchine non solo diventano progressivamente superate in termini di prestazioni, con l’uscita di hardware sempre più potenti, ma possono entrare nel mirino di malintenzionati che nel tentativo di prendere possesso di siti specifici o dell’intero server, bombardano la macchina con centinaia di migliaia di richieste automatiche finalizzate a trovare una via di accesso non autorizzata.
Tra fine aprile e i primi di maggio 2023 il nostro server negli USA è stato oggetto di una serie di attacchi esterni progressivamente più intensi, che di fatto lo hanno messo a durissima prova, rallentandolo vistosamente e in diversi casi bloccandolo del tutto. Poiché è possibile respingere gli attacchi, ma non interromperli, la situazione era diventata insostenibile, per cui abbiamo preso la decisione di attivare un server nuovo di zecca in territorio europeo, precisamente in Gran Bretagna, e trasferire sulla nuova macchina tutti i contenuti di quella originale.
Di conseguenza i siti, gli account email e qualunque immagine e documento digitale presente in origine sugli spazi concessi ai nostri clienti, ora possono contare su una macchina decisamente migliore, dotata di un processore più potente del 32% (Intel Xeon E3-1270 v6 a 3.80GHz) con veloci dischi a stato solido SSD in luogo degli ormai superati Hard Disk tradizionali, con una connettività alla rete molto più rapida e reattiva per i visitatori europei (data la maggiore vicinanza) e con un sistema operativo più stabile e aggiornato (CloudLinux v8.8.0).
Il nostro obiettivo è sempre quello di offrire un servizio affidabile, efficace e in linea con le esigenze dei nostri clienti. È ovvio che non possiamo competere con le tariffe proposte dalle multinazionali, ma chi ospita i propri siti sul nostro server sa bene che è sempre possibile contattarci direttamente e parlare con una persona in carne e ossa, invece di essere costretto ad aprire un “ticket” di assistenza nella speranza di ottenere una risposta che magari impiega ore o addirittura giorni anche solo per essere letta.
Quello intrapreso è in realtà solo un nuovo passo verso un progressivo miglioramento dei servizi di hosting, per i quali abbiamo piani che sicuramente incontreranno il favore dei clienti di oggi e del futuro.
Vogliamo concludere ringraziando proprio i nostri attuali clienti, per aver sopportato i momentanei disagi imposti dal cambio di server avvenuto nei giorni scorsi, con la rassicurazione che ogni servizio è ora più rapido, scattante e soprattutto sicuro.
Ad maiora!