I lettori e lettrici più affezionati lo sanno: la nostra casa editrice è specializzata in racconti di aviazione. Il catalogo di Cartabianca è infatti pieno di libri scritti da piloti, civili e militari. Aviatori – e aviatrici – che hanno portato in aria dai piccoli P180 agli Shuttle, passando attraverso aerei a elica, Airbus e Jumbo.
Ecco così che dopo comandanti di missioni Apollo, veterani dell’aviazione come Adalberto Pellegrino e giovani piloti come Ivan Anzellotti e Carolina Dellonte, abbiamo una new entry: il pilota di linea Carlo Galiotto.

Comandante in Italia, India ed Etiopia di MD80, B747, B767 e B777, in questo libro racconta non solo le sue esperienze di volo, ma anche le sue esplorazioni di viaggio durante le soste, nelle quali ci porta ad ascoltare la musica onnipresente a Istanbul, a incontrare venditori di prezzemolo o ventagli a Mumbai, a passare la notte con affascinanti e inquietanti fanciulle a Parigi, a bere una birra a New York. Fino a fare persino un voletto acrobatico con lui su uno dei jet delle Frecce Tricolori.

E ancora: ci racconta di alcune delle centinaia di persone conosciute a bordo, dall’ex magistrato Antonio Di Pietro a giganti teneri e per nulla amanti del volo come Cassius Clay e Pino Daniele, da un coraggioso pilota etiope e bambini angelici a signore facilmente impressionabili e odiosi mocciosi supponenti.

Insomma, un bel libro di storie di volo e di viaggio. E naturalmente di vita. Perché, come scriveva l’astronomo e poeta persiano Omar Khayyam: “La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte”.


Carlo Galiotto, (1956), diplomato all’Istituto Tecnico Aeronautico Francesco De Pinedo, a 17 anni consegue il primo brevetto di pilota; successivamente sottotenente dell’Arma Aeronautica ruolo servizi (45° corso allievi ufficiali di complemento) presso il 154° gruppo del 6° stormo a Ghedi. Partecipa al 1° corso della scuola piloti Alitalia ad Alghero e fa carriera nella compagnia fino alla nomina a primo comandante su MD80, B747, B767, B777; in seguito comandante senior in Jet Airways e in Ethiopian Airlines, accumulando 18.000 ore di volo. Nel 1983 è nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sandro Pertini. Sposato, padre di due figli; autore di vari testi e soggetti, collabora con l’ufficio storico presso lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e come pubblicista con la Rivista Aeronautica.